top of page

Protusioni ed ernie del disco.

Aggiornamento: 16 nov 2020

Tra verità e leggenda.

Le protusioni e le ernie del disco rappresentano una delle problematiche più famose tra tutte le patologie del sistema muscoloscheletrico e probabilmente ogni persona ha un famigliare o un amico che ne soffre. Allo stesso tempo circolano un gran numero di false informazioni sull'argomento e numerosi pazienti con mal di schiena temono di avere un'ernia del disco.

Ecco un riassunto delle ultime scoperte della ricerca scientifica.


Prevalenza di ernie del disco nei soggetti sani.

E' importante sapere che le problematiche del disco sono molto comuni anche nei soggetti senza dolore. Un famoso studio di Brinjikij et al. del 2005 mostra come almeno 1/3 dei 20enni senza dolore ha una protusione. Il numero cresce con l'età, con il 43% degli 80enni: circa uno su due ha un'ernia senza avere mal di schiena. Le discopatie (perdita del segnale e degenerazione) sono ancora più comuni, con più del 70% nei soggetti con 50 anni senza dolore. Se la risonanza magnetica, quindi, mostra una problematica del disco, è bene sapere che si tratta di ritrovamenti molto comuni, normali segni del tempo. Gli inglesi lo definiscono "gray hair from inside": la versione interna dei capelli grigi.

Il dolore è complesso e non può essere spiegato solo dalla risonanza.


Quali sono i fattori di rischio per l'ernia del disco?

Vediamo quali sono le evidenze circa il rischio di essere ricoverati per un'ernia del disco con irritazione della radice nervosa (la famosa sciatica, o sciatalgia).

In uno studio cinese, Zhang et al. nel 2009, riporta che la predisposizione genetica è il fattore di rischio più grande. Inoltre abbiamo carichi lombari ripetuti durante il lavoro, mentre l'attività fisica regolare e dormire su un letto rigido sono fattori protettivi. Uno studio svedese su operai (Wahlstrom et al. del 2012) rivela come il fumo, l'obesità e l'essere alti più di 190 cm sono fattori di rischio. Un'interessante revisione di Belavy et al del 2016 mostra un aumentato rischio per ernia negli astronauti dopo il ritorno sulla Terra. Essi concludono che la causa più probabile è la perdita di acqua dal disco per la permanenza nello spazio senza carico lombare.


In conclusione: il disco ha bisogno del carico per essere sano, l'attività fisica, soprattutto quella intensa come la corsa, ha effetti benefici sulla salute del disco.


Qual è il decorso dell'ernia del disco sintomatica?

Quindi nel caso, raro, che l'ernia del disco comprima la radice del nervo, quanto tempo è necessario per guarire? Secondo lo studio olandese di Vroomen et al. del 2002, il 73% dei pazienti mostra miglioramenti significativi a 12 mesi senza chirurgia. Spesso le persone con ernia del disco pensano di doverci convivere per il resto della vita. Uno studio di Elkholy et al. del 2019 ha seguito 9 pazienti con la sciatica. Si è osservato una guarigione del disco erniato in tutti e 9 i pazienti in 9 mesi circa, mentre il recupero fisico si è osservato a circa 6 mesi. Questo dimostra che si può guarire nonostante l'ernia al disco, poiché la struttura è solo una delle molteplici componenti che influiscono sul dolore.

Curioso è il fatto che più grande è l'ernia maggiore è la velocità del riassorbimento.


Opzioni di trattamento

Un'ernia del disco e una sciatica non necessariamente necessitano di chirurgia. In Olanda circa il 5-15% dei pazienti con sindrome radicolare lombare va incontro a chirurgia. Ma quanto è efficace la chirurgia? Una revisione sistematica di Jacobs et al. del 2011 mostra che il trattamento con la fisioterapia e la chirurgia hanno la stessa efficacia a 1 e 2 anni.

Se da una parte la chirurgia o il tempo migliorano il dolore alla gamba nei pazienti colpiti da sciatalgia, dall'altra molti non ottengono miglioramenti per quanto riguarda il dolore alla schiena. Qui entra in gioco il lavoro del fisioterapista: educazione, per ottenere nuovamente confidenza nella schiena e capire i meccanismi che stanno alla base di determinati sintomi; trattamento, con esposizione graduale al movimento doloroso o evitato per paura, neurodinamica ed esercizio terapeutico di rinforzo.


 
 
 

Comments


bottom of page